lunedì 3 marzo 2025

Cari librai, di Stefano Bucci, Recensione

 



Titolo: Cari librai, guida ragionata alle librerie d'Italia (dal Sole 24 ORE)

Autore: Stefano Bucci
Editore: Il sole 24 ORE S.p.A.
Codice Isbn: 88-8363-059-9
Data di pubblicazione: aprile 2000



Cari librai è il primo e finora unico tentativo di raccontare l'universo delle librerie italiane. Il libro propone circa 150 schede, tratte dall'omonima rubrica del supplemento culturale del Sole 24 ORE, complete di indirizzi, numeri di telefono e siti internet, che l'autore ha realizzato attraverso visite dirette alle librerie. Di ognuna delle librerie recensite viene tracciata una breve storia e specificato il genere di prodotti offerti, il pubblico e i progetti proposti (presentazione di libri, serate letterarie, incontri a tema). Cari librai è una guida utile non solo ai librai, ma a tutti gli appassionati di lettura e agli amanti del libro in genere perché sa condurci con entusiasmo e curiosità alla scoperta degli angoli più appartati e inconsueti dell'universo della carta stampata. Il libro propone, inoltre, un elenco delle principali manifestazioni del settore in Italia e all'estero, dalle fiere del libro ai più importanti mercati in piazza.

Prefazione di Armando Torno

STEFANO BUCCI, giornalista dal 1998, è redattore del supplemento del venerdì del Sole 24 ORE dedicato a informatica, tecnologia e scienza. 
Collabora inoltre, in modo continuativo, al supplemento Domenica del Sole 24 ORE con tre rubriche fisse, "Tamburino", "Leggera" e "Cari librai" dedicata al panorama dell'editoria italiana.



LIBRERIE DELLA LOMBARDIA

Libreria L'Isola del Sole (dal  2009 Libreria Isola Libri), Via Antonio Pollaiuolo, 5 - Milano - tel. 0266800580

Spiritualità a confronto
    «Motilal Banarsidass» e «Munshiram Manoharlal» hanno l’apparenza, o forse il suono, di  parole magiche. Nessuna caverna di Aladino si nasconde però dietro questi  nomi quasi impronunciabili, una sorta di scioglilingua che maschera invece due delle più importanti case editrici indiane: veri e propri centri di gravità intorno ai quali ruota tutta l’attività della Libreria del Sole» di Milano.
    Il confronto tra culture e religiosità si è qui trasformato nel filo conduttore per le scelte di Renato Bordonali. Che alle edizioni «made in India» ha deciso di affiancare i testi fondamentali dell’Ebraismo come del Cristianesimo. Anche se sorprende ritrovare, proprio in questo angolo di Milano, i Sacred Books of the East come l’Indian art of Dehli trasformati in elementi per un percorso spirituale senza tempo. Intorno ruota il quartiere. Diviso tra vecchi mondi e nuove opportunità, tra "prestinée" quasi secolari e recentissime cineteche esclusivamente votate al cine- ma indiano.
    Quella della «Libreria del sole» è dunque una realtà fatta di essenze e di simboli, dove tutto sembra fare capo al desiderio di comprensione. A partire dall’ampia scelta di vocabolari e dizionari. Dall’arabo all’hindi, dal ladhaki al pali, dal persiano all’urdi, dal tibetano al sanscrito (a loro volta tradotti in italiano, francese, inglese). E di comprensione, come di spiritualità, parlano anche le piccole raccolte di favole indiane. Che raccontano, con discorsi e immagini forse ingenue, di Shatrughna e di Lakshamana.
    L’esperienza della «Libreria del sole» è sicuramente unica in Italia. Anche perché Renato Bordonali importa direttamente dall’Oriente i suoi testi più o meno sacri, le sue case editrici più o meno conosciute. Contrapposti ai prodotti della «Bastogi», di «Arkeios» o a Le Destin mystique di «Arché». Mentre, tra gli scaffali, un manifesto invita a una serata di «Danze e canti per essere liberi. Tournée in Italia dei Monaci di Sera Jeh». Quasi a confermare ulteriormente l’ansia di capire, o meglio di ascoltare, le voci della spiritualità.
Infine, le edizioni. Quei «Nuovi Orizzonti» che ancora ripropongono itinerari dello spirito con un piccolo tocco di alchimia e di astrologia. Attraverso una produzione che spazia dalle Effemeridi Para Research a quelle di Chirone, dalle Tavole delle case Regiomontanus-Campanus a quelle di Kock, dal Metodo astrologico degli Encadrements allaLeggenda dei Re Magi fino all’Esoterismo e folclore in William Butler Yeats.
    Esoterismo come pietra di paragone, come amuleto o come compagno di viaggio per orientarsi tra i luoghi più o meno oscuri della religiosità. Su questi pilastri ha preso vita la «Libreria del Sole» che è riuscita a trasportare Buddha e Siddharta tra quelle case (grigie eppure vive) dietro la stazione di porta Garibaldi. Dove tutto il mondo sembra essere paese. O, forse, religione.

sabato 30 novembre 2024

AD MEMORIAM RENATO BORDONALI

  Caro Renato, ci hai lasciato 15 anni fa, il 15 aprile 2009. Eri una persona profondamente buona, sensibile e generosa. Coloro che ti hanno voluto bene, i tuoi amici, non colmeranno mai il vuoto che hai lasciato. Sapevi sorridere ed essere gioioso anche nei giorni terribili della malattia. Sempre pronto a consolare più che ad essere consolato. Sarai sempre un esempio di come si affrontano le prove della vita quando si può contare sulla Fede in Gesù Cristo e si accetta la volontà di Dio per quanto dolorosa possa essere. Sono sicura che dal Cielo continui ad amare e proteggere tutte le persone che hai amato e che continui ad amare.



Da Marinella 

foto di Roby 

venerdì 22 luglio 2016

Coordinate geografiche delle località di Renato Bordonali


Anticonformisti. Se aprile è il mese dell’addio a Gentile, Volpe, Giano Accame e Bordonali

Coordinate geografiche delle località di Renato bordonali  - Editrice Nuovi Orizzonti
Anno di pubblicazione: 1988
ISBN 88-85025-14-2
EDITRICE NUOVI ORIZZONTI
Via Antonio Pollaiuolo n° 5 - 20159 Milano
2^ ristampa Gennaio 2000
Bottega Artigiana Tifernate - Città di Castello (PG)
e-mail info@libroelibri.co
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Salone del libro, Torino 1988 - Renato Bordonali

Note biografiche dell'editore Renato Bordonali
Primo Salone del Libro - Torino, 1988
Editrice Nuovi Orizzonti

martedì 4 agosto 2015

La Trottola di Dio di Raffaele Marolda

La medicina, l'uomo, il sacro nella tradizione

La trottola di Dio di Raffaele Marolda


Titolo: La trottola di Dio. La medicina, l'uomo, il sacro nella tradizione

Autore:  Raffaele Marolda

Anno di pubblicazione: 1997

Recensione di VISTO
Cuore nuovo, anima nuova? di Antonella Arcomano

ELLIN SELAE - 1998 - Recensione di "La Trottola di Dio"


LINK
La scena italica
Associazione Igea- Filosofia medica




































Titolo: Contributo alla presentazione del libro LA TROTTOLA DI DIO 



Anno di pubblicazione: 1997

sabato 28 dicembre 2013

MALINCONIA ED ALLEGREZZA NEL RINASCIMENTO a cura di Luisa Rotondi Secchi Tarugi - Milano, 1999

                                                                           
MALINCONIA ED ALLEGREZZA NEL RINASCIMENTO
Editrice Nuovi Orizzonti di Renato Bordonali

  • Titolo: MALINCONIA ED ALLEGREZZA NEL RINASCIMENTO

  • Autore: Istituto di studi Umanistici Francesco Petrarca MENTISITINERARIUM - a cura di Luisa Rotondi Secchi Tarugi
  • Editrice Nuovi Orizzonti di Renato Bordonali
  • Collana: CALEIDOSCOPIO IX
  • Pagine: 576
  • Data di Pubblicazione: Giugno 1999
  • ISBN: 88-85075-38-X




IMMAGINE DI COPERTINA

Accidia / Mulier melancholica
(miniatura anonima, 1380 ca., Ms laurenziano de L'Acerba di Cecco d'Ascoli)
Si ringrazia il Direttore della Biblioteca Laurenziana per aver concesso la riproduzione della 
diapositiva e averne autorizzato la stampa.

E' noto come la concezione antropocentrica diffusa nel '400 tenda a rivalutare l'individuo come "magnum miraculum", secondo quanto afferma Pico. Il "novello Adamo" è in grado di decidere autonomamente della propria vita e può percepire l'"harmonia mundi" nella quale è inserito.
     Ne conseguono due atteggiamenti assai diffusi e tipici dell'epoca: da un lato la gioia, il godimento della vita percepita nella sua bellezza e nella sua pienezza, come affermazione delle capacità intellettuali e pratiche dell'uomo. Dall'altro la malinconia considerata come consapevolezza della caducità della vita, nell'eterno divenire delle cose e, quindi, identificabile nel comportamento tipico dei "figli di Saturno", come afferma il Ficino, cioè del sapiente e dell'uomo di genio che si vedono incapaci di operare per la limitatezza intrinseca della natura umana.
     Nel presente volume sono raccolti vari interventi che analizzano "malinconia ed allegrezza" in diverse opere poetiche, letterarie e filosofiche, mediche ed artistiche dei secc. XV e XVI al fine di dare un quadro abbastanza eauriente di atteggiamenti ed affermazioni che, proprio perchè incentrati sul dualismo insito nell'uomo tra l'affermazione di sé e il dubbio di sé, hanno avuto larga eco anche nelle epoche successive.

Interventi  di 


Indice degli interventi
  • BENE VIVERE E LAETARI  di Lionello SOZZI - Università di Torino
  • IL CORTIGIANO MALINCONICO: ALCUNE OSSERVAZIONI SULLA CIVIL CONVERSAZIONE  DI STEFANO GUAZZO di Jean Balsamo - Università di Reims 
  • LIBERTA' E FELICITA' NELL'ETICA DELL'UMANESIMO di Alessandro Ghisalberti - Università Cattolica di Milano
  • ALLEGREZZE UMANISTICHE NELL'EPISTOLARIO DI POGGIO BRACCIOLINI di Emilio Bigi - Università Statale di Milano
  • ALACRITAS EPICUREA - MELANCHOLIA STOICA: LORENZO VALLA E ERASMO di Peter G. Bietenholz - Università di Saskatchewan
  • LE CONNOTAZIONI DELLA MALINCONIA E DELL'ALLEGREZZA IN LORENZO VALLA di Marco Laffranchi - Università Cattolica di Milano
  • DI NUOVO SUL RISO DI LUIGI PULCI (NOVANT'ANNI DOPO MOMIGLIANO) di Mark Davie - Università di Exeter
  • "LA MI' ALLEGREZ'E' LA MALINCONIA (Michelangiolo, Rime, 267 v. 25) di Enzo N. Girardi - Università Cattolica di Milano
  • UNE EXPRESSION DE' L'ALLEGRESSE AMOUREUSE DANS LA POESIE ELEGIAQUE DE T.V. STROZZI di Béatrice Mesdjian  - Università di Aix en Provence
  • IL DE REMEDIO AMORIS DI ENEA SILVIO PICCOLOMINI di Sandra Dall'Oco - Università di Lecce 
  • ICONOGRAFIE MALINCONICHE DELL'IMMAGINARIO RINASCIMENTALE di Alba Ceccarelli Pellegrino - Università di Siena






Fig. 15 - Particolare di  Melencolia I:
il pipistrello e il cartiglio
  • MONTAIGNE ET LA GAIETE'   di Yvonne Bellenger - Università di Reims
  • "VIS IMMAGINATIVA" E "INVENTIO MELANCHOLICA" IN MARSILIO FICINO  di Stefano Benassi - Università di Bologna
  • Allégresse, mélancolie et architecture dans L'HYPNEROTOMACHIA POLIPHILI    di Jean-Pierre Néraudau - Università di Reims
  • ASPETTI DEL QUATTROCENTO: LA CELEBRAZIONE DELL'UOMO E DELLE SUE OPERE E LA TRISTEZZA PER LA LORO CADUCITA'     di Giovanni Ponte - Università di Genova 
  • LA NOSTALGIA E LA MALINCONIA NELL'OSSERVAZIONE DELLE ROVINE DELL'ANTICHITA'    di Luciano Patetta - Politecnico di Milano 
  • LA MELANCOLIE DANS L'ARCADIE  DE SANNAZAR     di Jean-Claude Ternaux - Università di Reims
  • Mélancolie et personnalité poétique à la reinassance: quelques exemples     di Eva Kushner - Università di Toronto
  • DESPERANS SPERO: LE "TRISTE HYVER" DE JOACHIM DU BELLAY       di George Hugo Tucker - Università di Cambridge
  • "DE LA JOYE ET DE LA TRISTESSE": i discorsi all'Académie du Palais (1576)     di Daniela Costa - Università di Torino
  • LE RIRE DE RABELAIS: les ambiguités de l'allégresse    di Caroline  Sadighi - Università di Rennes  II
  • LA "LIESSE" DI MAROT: ANALISI DI UNA BALLATA di Pierangela Adinolfi - Università di Torino
  • Mélancolie et Allégresse dans l'ARMONIE DU MONDE (1545) de Francois Georges de Venise dans la traduction francaise de Guy Le Fèvre de la Boderie (1579)    di Miriam Jacquemier - Università di Aix en Provence
  • DA CRISTOFORO ARMENO A BEROALDE DE VERVILLE: OVVERO DAL MAL D'AMORE ALLO SPLEEN DELL'ARTISTA di Daniela Mauri - Università di Siena
  • Dürer e l'enigma del quadrato magico - Indagine sulle fonti filosofiche della Melencolia I  di Marco Bertozzi  - Università di Ferrara
  • Pour une typologie de la mélancolie à la Renaissance: des maladies mélancholiques (1598) DE DU LAURENS    di Philippe Desan - Università di Chicago
  • IL TEMA DELLA MELANCOLIA NELLA PRACTICA MAIOR (VI, 11-20) DI MICHELE SAVONAROLA     di Giuseppe Dell'Anna - Università di Lecce
  • Les racines médico-philosophiques de la Mélancolie de Durer      di Jean-Claude Margolin  - F.I.S.I.E.R.  -Parigi
  • Dürer A-T il Gravé - Une Melencholia II   di Anne Larue  - Università di Reims
  • ESPRESSIONI DELLA TRISTEZZA NELLA POESIA SPAGNOLA DEL QUATTROCENTO E DEL CINQUECENTO      di Giuseppe Mazzocchi - Università di Torino
  • Mélancolie et suspens dans la Délie de Maurice Scéve (1544)       di Josiane Rieu - Università di Nizza
  • GIOVANNI PICO DELLA MIRANDOLA: DALL'ALLEGREZZA PSICOLOGICA AL PESSIMISMO FILOSOFICO     di Louis Valcke - Università di Sherbrooke
  • IL MOMENTO MALINCONICO DI TOMMASO FEDRO INGHIRAMI, 1497     di Ingrid D. Rowland - Università di Chicago
  • LA MALINCONIA D'AMINTA      di Federico Doglio - Centro studi sul Teatro Medioevale e Rinascimentale - Roma
  • MITO DI ENEA E CRISI MENDICANTE IL LIBER DIERUM (1460-62) DI GIOVANNI CAROLI,   O.P.      di Salvatore Camporeale - Università di Harvard
  • PETRARCA E IL LESSICO DELLA MALINCONIA      di Antonino Musumeci  - Università dell'Illinois
  • MELANCHOLIA ET MELANCHONICUS CHEZ DEUX LEXICOGRAPHES LATINSN DU QUATTROCENTO: G. TORTELLI et N. PEROTTI       di Jean Louis Charlet -  Università di Aix en Provence
  • L'ESPRESSIONE DELLA MALINCONIA E DELL'ALLEGREZZA NELLE ELEGIE PROPERZIANE ALLA LUCE DEL COMMENTO DI ANTONIO VOLSCO  di Ubaldo Pizzani - Università di Perugia
  • LACRIME E NOSTALGIA NEI TESTI DI PELLEGRINAGGIO    di Mariarosa Masoero - Università di Torino
  • "Jusqu' au sombre plaisir d'un coeur mélancolique", (Jean de la Fontaine): Le voyage intérieur à la Renaissance     di Bruno Lavilatte - Università di Tours
  • UN SAGGIO DI MONTALE SU MICHELANGELO: MALINCONIA E "MALE DI VIVERE"     di Giancarlo Borri - Saggista - Torino


Stesura e correzione bozze a cura di Luisa Secchi Tarugi e Renato Bordonali.
Finito di stampare nel mese di giugno 1999 dalla EDIPRINT SERVICE S.r.L.  
per conto della Bottega Artigiana Tifernate s.n.c. - Città di Castello (PG) 

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Reperibile presso:
e nelle migliori Librerie

Per informazioni:
Signora Laura - Tel. +39266800580 Milano
Sig. Leonardo Luque  3483725570

ESOTERISMO E FOLKLORE IN WILLIAM BUTLER YEATS di Luca Gallesi - Milano, 1990


TitoloEsoterismo e folklore in William Butler Yeats - in appendice LA ROSA SEGRETA di William Butler Yeats

Autore: Luca Gallesi - W. B. Yeats

Casa Editrice: Editrice Nuovi Orizzonti di Renato Bordonali

Anno di pubblicazione:1990
PREFAZIONE  a cura del Prof. Geoffrey Hutchings dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

William Butler Yeats è ritenuto uno dei maggiori poeti in lingua inglese e allo stesso tempo è considerato uno dei più difficili. Premio Nobel nel 1923 e ispiratore del rinascimento celtico è poeta, saggista, drammaturgo e politico nella veste di senatore della Repubblica d'Irlanda.
          Definito come l'ultimo dei romantici e allo stesso tempo come uno dei primi moderni, rappresenta effettivamente il passaggio tra la poesia idealista ed esotica tipica di un certo tipo di romanticismo e quella più tagliente e severa del modernismo.
          Secondo Ezra Pound, il più vivace e polemico poeta moderno, Yeats "ha liberato la poesia inglese dalla sua maledetta retorica" ed "è diventato un classico durante la vita".
          Gran parte delle difficoltà riscontrate da chi si avvicina all'opera di Yeats è da ricondurre alla selva di simboli e di riferimenti mitologici o iniziatici che si trovano in tutta la sua produzione letteraria, dalle poesie ai drammi, alla saggistica.
          Nato nel 1865 a Dublino e successivamente trasferitosi a Londra, W. B. Yeats sente fortissimo il richiamo alla terra natia, dove torna a vivere anche tra il 1880 e il 1883, e dove trascorre ogni estate in compagnia dello zio materno George Pollexfen. L'Irlanda della fine del secolo è una terra dove la tradizione orale è ancora viva: pescatori e contadini custodiscono un patrimonio di leggende e racconti che affascinano il giovane poeta e accendono in lui l'entusiasmo per un mondo di eroi e guerrieri, di maghi e folletti. . La frequentazione della Dublin School of Art, dove incontra George Russel (AE) segna l'inizio di un crescente interesse verso l'occulto che trova subito numerosi punti in comune con lo studio appassionato del folklore irlandese. Appena ventenne Yeats si è già incamminato sul sentiero che chiamerà "Hodos Chamalientos", il sentiero del camaleonte, al quale faranno da sfondo i temi già ricordati del folklore e del sapere iniziatico.
          La lettura delle opere giovanili come Crossways, The Wanderings of Oisin, The Rose, The Secret Rose, e The Wind among the Reeds, rende esplicito il riferimento a miti e simboli caratteristici di un'epoca prestorica, di un'età dell'Oro verso la quale il poeta nutre nostalgia e alla quale spera di approdare attraverso le tecniche magiche e l'iniziazione ai misteri di vari Ordini esoterici. In fondo, l'impulso cruciale che spinge il poeta ad affrontare i campi confusi del sovrannaturale e dell'occulto è proprio una insaziabile nostalgia verso ciò che non è più e forse non è mai stato, ma che il poeta sente di vitale importanza. La passione che anima Yeats è indirizzata a una Quest che non si esaurirà mai perchè l'obiettivo non è rappresentato da una meta raggiungibile, ma è semplicemente una ricerca fine a se stessa. Yeats vuole trasformare la sua esistenza quotidiana e quindi la sua produzione poetica in una sfida alla corruttibilità della materia, e il continuo conflitto dialettico tra ciò che si è e ciò che si vuole essere è secondo lui l'essenza dell'Arte. Gli strumenti che Yeats utilizza per effettuare questa trasmutazione gli sono forniti dalla magia, parola oggi evocatrice di concetti affatto diversi da quelli che il poeta intendeva. 
          Attraverso la lettura di Swedenborg, Boheme, Agrippa e con la mediazione del visionario Blake, Yeats si convince che l'occulto può dare le risposte che desidera e la sua ricerca dell'immortalità s'indirizza verso la Società Teosofica, la Golden Dawn, lo spiritismo e l'elaborazione di quel complesso trattato di storia delle civiltà e di teorie psicoastronomiche che è A vision.
          Personalmente, ho sempre nutrito un certo scetticismo di fronte alle stravaganze esoteriche di W.B. Yeats, ma ritengo che, per poterlo apprezzare meglio, sia utile conoscere il suo background; solo così infatti si possono sverlarne alcune oscurità, e si può comprendere meglio l'uomo che è inscindibile dal poeta. Però l'interesse anzi l'attrazione di Yeats per argomenti mistici e magici corrisponde al suo forte bisogno di costruirsi un sistema strutturale per dare forma alla sua visione poetica, cioè il bisogno di un'organizzazione capace di tenere insieme e sostenere il materiale poetico. A questo proposito ho accolto con piacere la pubblicazione del presente saggio che mi ha aiutato a far luce sugli aspetti più ostici di Yeats.  
          L'autore è partito dalla lettura delle opere autobiografiche e di saggistica di Yeats per tracciare sinteticamente una mappa degli argomenti che gli sono sembrati più legati alla tradizione occulta. Dopo una sintetica ma esauriente biografia "magica" di Yeats, in cui mette in risalto le esperienze iniziatiche più significative, Gallesi ha sviluppato tra gli altri, i temi del simbolo, del sogno, del bipolarismo sole-luna così come Yeats stesso li ha esposti nelle sue opere, per rielaborare gli stessi argomenti seguendo le fonti a cui si è ispirato (Agrippa, Levi, ecc...) fino ad allargare le analogie ai giorni nostri con il riferimento alle esperienze dell'etnologo-stregone Carlos Castaneda, controverso autore popolarissimo in america negli anni 60 e 70. 
          L'ampiezza dei riferimenti e il carattere quasi enciclopedico dei numerosi argomenti trattati può dare l'impressione che ci si trovi di fronte ad  un lavoro superficiale ma esso rappresenta invece un primo tentativo, da parte di uno studioso ancora giovane, di approfondire con sincero entusiasmo il poeta W.B. Yeats affrontandolo sul terreno più insidioso ma più significativo dell'occulto. 
          Negli ultimi anni abbiamo assistito in Italia a un interesse verso la figura e le opere di W.B. Yeats mai riscontrato prima. Alla pubblicazione di Anima Mundi, alla ristampa di   Fiabe Irlandesi e alla nuova edizione di Drammi Celtici presso importanti editori è seguita una folta schiera di recensioni su tutti i quotidiani nazionali che hanno analizzato e approfondito l'importanza del poeta irlandese. E' quindi in un contesto interessato e favorevole che appare in questo volume la prima edizione italiana di The Secret Rose, considerata da Yeats come una vera e propria opera esoterica.
          Dedicata all'amico mistico George Russel e apparsa in varie edizioni assai modificate rispetto alla prima del 1897, The Secret Rose è un'opera di cui solo recentemente si è riconosciuta l'importanza ai fini di una corretta e completa valutazione del Poeta.
          Secondo le parole di Yeats, questo libro tratta un solo argomento: la guerra dell'ordine spirituale contro quello naturale ed è un lancinante grido di dolore e di allarme contro la grettezza e il materialismo del mondo moderno. Forse alcuni personaggi potranno sembrare un po' ingenui agli smaliziati lettori degli anni 90, ma tutto sommato ritengo che essi mantengano un fascino inalterato, dato che il modo in cui Yeats ne ha tratteggiato le gesta e i caratteri fà di loro degli eroi atemporali, quali se ne sono potuti trovare in tutte le epoche e in tutte le civiltà. A Yeats interessa però l'Irlanda, ed è sua premura ricordarlo in ogni racconto: dall'Irlanda precristiana di La saggezza del Re a quella paleocristiana di Dove non c'è nulla c'è Dio al medioevo di Dal cuore della Rosa sino al secolo XVIII dei Vecchi del crepuscolo.
          In ogni racconto Yeats affronta con passione il tema del conflitto di chi per casta o vocazione è costretto a combattere la grettezza di quanti lo circondano. Il tema romantico dell'eroe idealista e solitario è il filo conduttore del libro. Yeats crede fermamente in una memoria collettiva quasi junghiana. Tale "Great Memory", come la chiama il Poeta, è presente negli individui, nelle razze e nelle nazioni. La comunione dei vivi e dei morti e le figure di personaggi eroici del passato rendono più saldi i legami di ogni individuo col proprio destino che si deve compiere comunque. Questa ricerca, che negli anni '20 procederà nella scrittura automatica della moglie e nella conseguente stesura di A vision era cominciata il secolo scorso con l'approfondimento dei temi popolari e folclorici nei quali Yeats attinse spunti e tematiche per tutta la vita. E' qui, dunque, che dobbiamo cercare i principali motivi conduttori di Yeats, e tra tutte le opere di quegli anni, La Rosa Segreta è senz'altro la più significativa.

                                                                                                                        Geoffrey Hutchings


Esoterismo e folklore
 in W.B. Yeats (IV di copertina)
Dedica a Michela, Bilbo e Milly



W.B. Yeats nel 1890


W.B. Yeats nel 1930
Esoterismo e folklore in W.B. Yeats
Illustrazione



Poems - Illustrazione
W.B. Yeats
Alla Rosa Segreta
W. B. Yeats
a cura di Luca Gallesi


Esoterismo e folklore in W.B. Yeats
 Indice


Luca Gallesi e Renato Bordonali
 Scrittore ed Editore

Renato Bordonali e Luca Gallesi 
Libreria L'Isola del Sole - Milano




          




Recensione di "Vie del Mondo"
Marzo 1991


          
          


Recensione della Rivista "Orion "
Esoterismo e folklore in W. B. Yeats